Tra le colline intorno a Roccaverano, in Piemonte, si produce la Robiola di Roccaverano DOP, un formaggio davvero speciale, unico nel suo genere, la cui storia a ritroso nei secoli arriva fino ai Celti e addirittura negli scritti di Plinio il Vecchio.
La Robiola di Roccaverano è un vero e proprio gioiello, che ancora oggi è sapientemente prodotto preservando la tradizione.
Il suo paese d’origine, Roccaverano, è la piccola capitale della Langa Astigiana, il paese più alto della provincia di Asti con i suoi 800 metri.
Immerso in uno scenario popolato di boschi e terrazze, di cascine e di pascoli, questo delizioso paese sulle colline del Piemonte, si divide tra mito e realtà, dove ogni cosa sembra richiamare alla storia dei secoli passati.
Robiola di Roccaverano: Caratteristiche
La Robiola di Roccaverano è un formaggio a pasta morbida prodotto da latte caprino crudo ed intero (in purezza al 100%) o con aggiunta di latte vaccino/ovino crudo ed intero, in un rapporto proporzionale (massimo il 50%).
Questo formaggio segue le rigide regole del disciplinare di produzione che ne tutela anche l’autenticità:
- La forma deve essere obbligatoriamente cilindrica con un diametro compreso tra 10 e 13 cm;
- Il peso di ciascuna forma può variare da 250 a 400 gr circa;
- Il bestiame che viene fatto pascolare esclusivamente da marzo a novembre e non è in alcun modo alimentato con mangimi OGM.
Robiola di Roccaverano: fresca e stagionata
La Robiola di Roccaverano DOP può essere gustata a diversi gradi di maturazione.
Nella versione fresca, il periodo di maturazione varia da un minimo di 4 a un massimo di 10 giorni. La consistenza è cremosa e morbida ed il sapore delicato con un accento acidulo. Di solito la crosta è assente oppure caratterizzata da una leggera fioritura naturale di muffe.
Nella versione stagionata, invece, la robiola viene fatta maturare per almeno 10 giorni. In questo caso la crosta è di un colore giallo paglierino o rossiccio con una presenza di fioritura naturale di muffe. La consistenza tende a compattarsi con il prolungarsi della stagionatura, anche se rimane sempre morbida. Il sapore assume note molto più decise.
Inentrambe le due versioni, la Robiola di Roccaverano si riconosce per la pasta bianca e morbida, più o meno compatta, il cui sapore varia da delicato fino a deciso.
Come conservare al meglio la Robiola di Roccaverano?
Per conservare al meglio questo formaggio vi consigliamo di tenerlo in frigorifero, evitando se possibile contenitori di plastica o vetro.
Meglio utilizzare contenitori di ceramica o porcellana che permettono al formaggio di respirare oppure vi consigliamo anche di metterlo sott’olio come vuole la tradizione.
In cucina
la Robiola di Roccaverano si caratterizza per una incredibile versatilità in tavola.
Si lascia apprezzare nella forma più semplice, sia nella versione fresca che stagionata, con un filo d’olio extravergine e un po’ di peperoncino per esaltarne il gusto magari accompagnato con una buona fetta di pane come il pane di lariano, o o la ciriola romana.
Inoltre è un ottimo ingrediente per arricchire primi e secondi piatti, dai più semplici ai più elaborati. Infine da provare anche in abbinamento a frutta fresca come cocomero e fragole per un raffinato contrasto di sapori!
Buon appetito!