In Sardegna, nella splendida e rigogliosa zona della Baronia, si coltiva un frutto rarissimo, dalla storia misteriosa e dall’aroma unico, ovvero la Pompìa.
Dalla scorza ruvida e bitorzoluta, questo ibrido naturale tra cedro e pompelmo è entrato a far parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) sardi.
Un po’ di storia
L’origine della Pompìa è tuttora sconosciuta; su di essa infatti esistono numerose storie e leggende che hanno cercato col tempo di dare una spiegazione alla nascita di questo prodotto coltivato esclusivamente in Sardegna.
Alcuni studiosi ipotizzano che questo agrume sia stato introdotto nel Mediterraneo da Alessandro Magno in seguito alla sua deludente spedizione in Asia.
Teofrasto di Ereso la descrive come una Citrus Spinosa ossia “Citrus medica cetra”.
Passando in epoca romana invece, Palladio cita la coltivazione del cedro nelle sue fertili terre sarde.
Un indizio che ci avvicina a questo frutto misterioso arriva da Dioscoride, medico e botanico greco che, nella descrizione di alcune piante, segnala un Citrus bislungo e rugoso, il quale risulta commestibile solo se la buccia viene prima cotta nel vino o nel miele.
Il primo documento che attesta l’esistenza della Pompìa risale alla fine del Settecento, precisamente in alcuni testi di studiosi di agronomia e botanica.
Una statistica incaricata dal Viceré nel 1760 riporta alcune coltivazioni di Pompià a Milis, in provincia di Oristano.
Caratteristiche ed utilizzi in cucina della Pompìa…
La Pompìa è un agrume di grandi dimensioni, con una massa di poco superiore ai 300 grammi, e dalla forma tondeggiante ma irregolare.
La buccia, molto spessa (circa 15 mm), racchiude mediamente 12 spicchi ben delineati, con pochi semi e altrettanto poco succosi.
Gli oli essenziali che se ne ricavano possiedono proprietà antinfiammatorie, antimicotiche, antibatteriche e antivirali.
Se l’aspetto vi fa pensare ad un limone vi sbagliate di grosso!
Il sapore e l’aroma che conferisce al piatto e al palato questo pezzo da novanta della favolosa tradizione sarda è unico, molto più aspro del comune limone.
In Sardegna viene utilizzato maggiormente nella produzione di ottimi liquori, gustose marmellate e deliziosi dolci, come Sa Pompìa Intrea, dolce tipico di Siniscola.
Se volete abbinarlo ad un primo, rimaniamo sulla meravigliosa isola sarda e grattugiate un po’ di scorza di Pompìa su un indimenticabile piatto di pasta con la unica ed inimitabile Bottarga!
Buon appetito!
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