Dal sapore distintivo e unico, la cicerchia è un legume poco conosciuto ma dalle origini antiche e ricco di nutrienti.

Scopriamo insieme questo prodotto, presidio Slow Food, coltivato nel centro-sud Italia…

Serra De’ Conti, dove si svolge la Celebre Sagra della Cicerchia

La storia

Coltivata già in epoca neolitica, la cicerchia è stata una fonte di sostentamento per le antiche popolazioni attraverso i secoli. 

Descritta da Plinio il Vecchio nella sua opera “Naturalis Historia” come un legume rustico e tenace, si narra che la cicerchia fosse talmente radicata nella dieta dell’antica Roma che gli eserciti ne portavano scorte durante le campagne militari.

Dopo un periodo di grande diffusione, conobbe però un declino. Durante il Rinascimento, la diffusione di altri legumi e colture ne fece diminuire la popolarità, e la sua coltivazione continuò solo nelle zone più povere e montuose, dove la terra era meno fertile.

Negli ultimi decenni, la cicerchia è stata riscoperta grazie al crescente interesse per le colture tradizionali e la biodiversità alimentare. Oggi è considerata un simbolo di resilienza agricola e di tradizione gastronomica.

La Cicerchia

Cicerchia: Caratteristiche

Coltivata nel centro-sud Italia, la cicerchia è un legume seminato tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Non richiede molta acqua e cresce bene anche nei terreni più poveri e asciutti.

I semi della cicerchia sono piccoli, di forma irregolare e angolosa, simili a piccoli cubi o piramidi. Il loro colore varia dal beige chiaro al marrone, con alcune varietà che presentano sfumature grigie o leggermente verdi.

Offre numerosi benefici: le fibre e i minerali favoriscono la salute cardiovascolare, l’elevato contenuto proteico è utile per la muscolatura e l’abbondante apporto energetico è ideale per chi pratica attività fisica o cerca alimenti che prolungano il senso di sazietà.

È importante non consumarla in quantità eccessive e per lunghi periodi, poiché contiene una neurotossina naturale chiamata ODAP. Per ridurre questo rischio, si consiglia di lasciarla in ammollo per almeno 24 ore e di cuocerla a lungo prima del consumo.

In cucina

Il sapore della cicerchia viene spesso descritto come una combinazione tra la delicatezza dei ceci e il gusto leggermente erbaceo delle fave

Ha un sapore pieno, ricco e leggermente terroso, con note dolciastre e un retrogusto quasi nocciolato.

Questa complessità di sapori la rende un ingrediente versatile in cucina, con molti piatti che si possono preparare:

  • Zuppe rustiche, piatto tipico delle regioni centrali e meridionali;
  • Cicerchie e fagioli cannellini conditi con aglio, olio d’oliva e rosmarino;
  • Polpette di cicerchia, un’alternativa vegetariana alle classiche polpette di carne.

Questi sono solo alcuni dei modi in cui la cicerchia può essere utilizzata in cucina: non vi resta che provarla e scoprire quale piatto soddisfa di più il vostro palato.

Deliziosa zuppa rustica a base di cicerchia