Nella splendida zona dell’Etruria, si coltiva un vero e proprio gioiello: il cece del solco dritto. Ci troviamo nei pressi del lago di Bolsena, più precisamente nell’antico borgo medievale di Valentano.
Qui, vista la vicinanza con questo lago di origine vulcanica, il terreno è ricco di potassio e povero di calcio, caratteristica che rende il cece unico nel suo genere.
Cece del solco dritto: la storia
La storia del cece del solco dritto ha radici antichissime. Esso era conosciuto fin dai tempi degli antichi Etruschi, i quali ne traevano utilizzo soprattutto nell’ambito della panificazione, grazie alla fantastica farina ottenuta.
Questo legume era diventato talmente conosciuto in Val di Lago che vi erano state applicate delle alte imposte sulla sua produzione, di poco inferiori a quelle sul grano.
Sempre in quest’area sono stati ritrovati dei documenti medievali, risalenti al XIII e XIV secolo, che rendono il cece del solco dritto il protagonista indiscusso della zona. Si tratta degli statuti di Gradoli, comune del Viterbese, che dedicano alcune rubriche a “de pena colligentium cicera et alia legumina”.
Altrettanto intrigante è l’origine del nome: ogni anno, il 14 Agosto, avviene la tradizionale manifestazione de “La tiratura del solco dritto” a Valentano.
Durante questo evento viene tracciato un lungo solco tra i vari campi, anticamente fatto con i buoi e ora con il trattore, e, in base alla precisione, se ne traggono gli auspici per l’anno a seguire.
Cece del solco dritto: Caratteristiche
Il seme si presenta liscio e di colore giallo tendente al beige. Il suo peso può variare dai 250 ai 350 mg. La peculiarità di questo prodotto, da cui ne consegue il gusto unico e deciso, è la particolarità del terreno. Infatti, la coltivazione avviene in un terreno di origine vulcanica che, come abbiamo detto poco fa, è ricco di potassio e povero di calcio.
Quest’ultima viene effettuata rigorosamente con tecniche della tradizione etrusca, senza l’aggiunta di prodotti chimici, in ambiente collinare, ad un’altezza di circa 400 m.
Queste caratteristiche differenziano il cece del solco dritto da tutti i suoi rivali, e rendono questo legume una delizia per il palato grazie alla sua corposità che, allo stesso tempo, racchiude una tenerezza ineguagliabile.
Possibili abbinamenti
Un altro punto di forza è la completa assenza di buccia, motivo per il quale questo magnifico prodotto viene consumato anche fresco.
Gli abbinamenti sono numerosi ed evidenziano la versatilità del cece. Forse il migliore abbinamento è sicuramente alla famosa pasta e ceci, con quest’ultima di formato lungo e successivamente spezzata: noi consigliamo di dare un’occhiata alla celebre stroncatura calabrese.
Questo legume trova frequente utilizzo anche in deliziose zuppe e minestre, come la fantastica minestra di ceci all’aglione.
Durante la stagione invernale i ceci sono molto spesso accompagnati anche con le castagne: infatti, basta spostarsi di pochi chilometri da Valentano, dove vengono prodotte le favolose castagne di Vallerano DOP.
Buon appetito!