La storia della cucina italiana, sviluppatasi attraverso secoli di cambiamenti sociali ed economici con radici che si estendono fino all’antichità, è l’espressione dell’arte culinaria riconosciuta come patrimonio immateriale dell’UNESCO nel 2010. La tradizione culinaria italiana racchiude infinite curiosità tutte da scoprire, ecco a voi le 5 curiosità sulla storia della cucina italiana di cui non eri a conoscenza…
1) Curiosità sulla cucina italiana: I Taralli Pugliesi
Prodotto ormai diffuso in tutta Italia (e nel mondo), accompagna da sempre i nostri aperitivi e non solo…
Ma tu conosci l’origine dei taralli?
L’origine della ricetta dei taralli pugliesi viene fatta risalire al 1400, in tempi di carestia. La leggenda narra che il primo tarallo fu impastato da una madre che, non avendo nulla con cui sfamare i propri figli, provò a lavorare quel che aveva nella sua dispensa.
La donna realizzò un impasto che appiattì in due strisce sottili e diede loro la forma di un anello. Dopo la lievitazione lo mise in forno e il risultato fu talmente eccezionale che da allora ebbe inizio una tradizione che ancora oggi viene tramandata.
Se volete saperne di più e come abbinarli al meglio non vi resta che consultare il nostro articolo sui taralli pugliesi.
2) Curiosità sulla cucina Italiana: Lo Zafferano
Lo sapevi che nel 1200 era proibito esportare zafferano in Italia?
Durante la prima metà del 1200, il domenicano Santucci originario di Navelli, in provincia dell’Aquila, importa alcuni bulbi di zafferano dalla Spagna clandestinamente.
Probabilmente questa fase rappresenta l’inizio della produzione nazionale “moderna”.
Un’altra curiosità sullo zafferano è la sua coltivazione…
La pianta dello zafferano nasce da un bulbo (non da semi!!) e la moltiplicazione dei bulbi è l’unico modo che la specie ha per riprodursi.
La sua crescita e la sua produzione è quindi demandata alla manodopera dell’uomo visto che il fiore della pianta è sterile (non produce semi) ed è utile solo per ottenere la spezia.
Per maggiori approfondimenti sulle proprietà benefiche e gli abbinamenti in cucina vi consigliamo la lettura del nostro articolo sullo Zafferano di San Gimignano DOP.
3)Curiosità sulla cucina Italiana: Il miele
Sappiamo che gli umani lo consumano letteralmente da migliaia di anni, tuttavia, le api hanno cominciato a produrlo molto prima che l’uomo se ne accorgesse!
Oltre ad una storia lunghissima e ad un sapore inebriante, lo sapevi che il miele ha anche forti proprietà curative?
Può essere usato per curare le ferite superficiali, infatti, è un antibiotico naturale e velocizza il processo di disinfezione.
Inoltre, contiene antiossidanti e combatte lo stress ossidativo provocato dai radicali liberi. Per questo è un ingrediente di molte creme cosmetiche.
Se vuoi conoscere e assaggiare una vera eccellenza made in Italy ti consiglio di leggere il nostro articolo sul produttore di miele Giorgio Poeta.
4) Aceto Balsamico
Una delle 5 curiosità sulla storia della cucina italiana non poteva che riguardare l’Aceto Balsamico!
L’aceto balsamico nasce nel tredicesimo secolo nelle province di Modena e Reggio Emilia, ma questa notizia è nota a molti.
Meno noto però è il modo in cui l’aceto veniva utilizzato o meglio come veniva aggiunto alle pietanze…
La gente dell’epoca utilizzava un metodo che oggi viene definito “antico”: mettevano alcune gocce di aceto balsamico tra pollice e indice e, sfregando, facevano cadere il condimento.
In questo modo il calore della pelle ne esaltava profumo e sapore.
E c’è da aggiungere che ad oggi, insieme al cucchiaio di ceramica, è ritenuto il metodo più opportuno perché il prodotto, così utilizzato, mantiene sia le proprietà organolettiche che il gusto originale.
E tu? Ne eri a conoscenza??
E se questa piccola curiosità non ti è bastata, ti consiglio di leggere il nostro articolo sul Borgo del Balsamico, produttori di eccellenza di aceto balsamico e non solo…
5) Nduja Calabrese
Tutti, almeno una volta nella nostra vita, abbiamo assaggiato il tipico insaccato calabrese dalle note piccanti.
Ma sono certa che nessuno (o quasi) saprà quale sono le sue origini e che un tempo rappresentò un pegno di pace.
Ma scopriamolo insieme…
Le prime tracce della nduja possiamo trovarle nel periodo Napoleonico, proprio nel periodo dove c’era ostilità tra la Francia e la Calabria.
La storia narra che Gioacchino Murat, cognato di Napoleone, avesse ordinato di consegnare, a titolo gratuito, un tipico salume francese a base di trippa, per ingraziarsi i Lazzari dello stato partenopeo.
Questo salume aveva un nome che adesso ci suonerà molto particolare: andouille.
Sembrerebbe che l’insaccato fu molto apprezzato fra i calabresi e ne apportarono delle modifiche aggiungendo ovviamente l’ingrediente che lo contraddistingue: il peperoncino.
Ora, non ti resta che leggere il nostra articolo sulla nduja calabrese, per conoscere le caratteristiche e la produzione dell’insaccato più famoso del sud Italia e non solo…
Ecco qua le 5 curiosità sulla storia della cucina italiana di cui non eri a conoscenza, ce ne sarebbero molte altre ma noi ci fermiamo qui. E tu? Di quante ne eri a conoscenza?