Dalla consistenza biscottata e fragrante, dall’inebriante aroma di mandorla, il cantuccio toscano, anche detto “biscotto di prato” o “biscotto etrusco”, è considerato il terzo biscotto più popolare al mondo con il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Storia e leggenda
L’origine dei cantucci risale al XVI secolo.
Alla fine del ‘600 l’Accademia della Crusca dà la prima definizione di cantuccio definendolo: “ biscotto a fette, di fior di farina, con zucchero e chiara d’uovo” ma tale definizione risale ad un secolo dopo la prima ricetta ufficiale trovata su un manoscritto di Amadio Baldanzi.
Per conoscere la prima testimonianza dell’esistenza del cantuccio dobbiamo fare però un passo indietro nel tempo, più precisamente a metà del ‘500, dove troviamo testimonianza di questi biscotti (ancora privi di mandorle) alla corte dei medici.
Si deve a Caterina de’ Medici, appassionata di gastronomia, sia l’inserimento delle mandorle intere e non spellata che la diffusione oltralpe del biscotto senese.
Testimonianza del cantuccio l’abbiamo anche con Hermann Hesse che sosteneva la convinzione che i cantucci avessero il merito di fargli tornare il buonumore.
Proprio per questo durante i suoi viaggi tra Firenze e Fiesole ne faceva grandi scorte.
Il grande successo dei cantucci a livello mondiale avviene nel 1867 all’Esposizione Universale di Parigi dove riscuote un grande successo che è cresciuto nel tempo fino ai giorni nostri aggiudicandosi più del 37% del consumo al di fuori dei confini nazionali.
Come si prepara il Cantuccio Toscano
Il cantuccio si presenta come un biscotto oblungo di circa dieci centimetri.
Per preparare l’impasto iniziale bisogna munirsi di: farina bianca, lievito, miele, zucchero, uova e burro.
Amalgamate il tutto fino a raggiungere una consistenza morbida ed elastica.
Solo alla fine aggiungete le mandorle dolci rigorosamente con la buccia. Amalgamate nuovamente per poi dividere l’impasto in lunghi filoni da infornare.
Una volta cotti e lasciati raffreddare per pochi minuti, arriva la parte più importante: il taglio in diagonale.
Rimettete il tutto in forno per terminare la cottura e donare al famoso biscotto la consistenza biscottata.
Se non volete sporcare nemmeno un utensile da cucina e mangiare i cantucci belli e fatti, come non ricorrere alla meraviglia dei biscotti di Antonio Mattei!
Buon appetito!