Oliva Taggiasca, l’ametista del Ponente ligure
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Tipica del Ponente Ligure, più precisamente della zona di Imperia, l’Oliva Taggiasca rappresenta una delle varietà più amate e rinomate in Italia e nel mondo.
Qui, le caratteristiche del territorio hanno fatto sì che questo frutto assumesse delle qualità uniche, un aspetto insolito e un gusto eccezionale.
Scopriamo insieme tutte le curiosità, le caratteristiche e la storia su quest’oliva unica, un vero e proprio partner perfetta per snack ed aperitivi.
Oliva Taggiasca: La storia
Il primo documento che attesta l’esistenza degli olivi in Liguria risale al lontano 774 d.C., quando Carlo Magno donò all’abate di Bobbio, un “podere con oliveto”.
Nel 979 d.C. fu emanata una petizione di coloni al vescovo di Genova, al fine di affittare dei terreni nella regione compresa da Ceriana e Taggia (dalla quale prende il nome questa varietà), con la clausola “esclusi gli oliveti”.
Successivamente, tra il VII e il VIII secolo, grazie ai monaci di San Colombano, arrivati in Liguria dall’isola monastero di Lérins, nel sud della Francia, viene incrementata la diffusione in Italia di questa varietà quasi sconosciuta.
Caratteristiche e abbinamenti…
Più piccola rispetto all’oliva comune, dalla forma slanciata, molto leggera e dalla buccia sottilissima quasi impercettibile.
Una delle caratteristiche che più la contraddistingue è sicuramente il suo colore viola intenso, con fantastiche sfumature sul verde e marrone.
Perfetta come oliva da tavola, come snack e aperitivo ma anche per la produzione di olio extra-vergine d’oliva, la versatilità di questo magnifico prodotto è una delle qualità che più ce lo fa apprezzare.
Se avete poco tempo e desiderate uno snack veloce ma gustoso, allora da provare assolutamente è l’accoppiata vincente con i taralli, primi su tutti i favolosi Taralli Pugliesi.
Semplice ma dal sapore indimenticabile è il paté di Olive Taggiasche sul crostone di pane; se non sapete quale pane scegliere noi ve ne concediamo due dal gusto unico: il Pane di Lariano e quello di Genzano!
Per non parlare invece del mix incantevole con un prodotto ittico d’eccellenza: il baccalà!
Quindi, dalla carne al pesce potete davvero sbizzarrirvi come più volete, lasciando sempre spazio a gusto e fantasia!
Buon appetito!
