Rosso intenso, come la passione per il mare di chi vive queste terre, dalla carne bianca e compatta e dall’inconfondibile sapore deciso ma dolce, è il famoso Gambero rosso di Mazara.
Nella piccola cittadina siciliana di Mazara del Vallo, affacciata sul Mar Mediterraneo, si trova questo incredibile crostaceo, pescato rigorosamente con reti a strascico ad una profondità compresa tra i 200 e 1000 metri.
Qui, il Gambero Rosso di Mazara, vive tra i fondali fangosi, nutrendosi di organismi vegetali; peculiarità che rende le sue carni una prelibatezza ambita da ogni chef a livello mondiale.
Come viene pescato il Gambero Rosso di Mazara?
Nel periodo che parte dal secondo dopoguerra e fino agli anni ‘90, vi erano circa 1300 pescherecci che si dedicavano alla pesca d’altura del Gambero Rosso di Mazara, i quali si avvalevano di tecniche molto avanzate.
Ora, a causa della crisi economica e dell’aumento del prezzo del carburante, ne sono rimasti all’incirca 60.
Partendo sin da subito col presupposto che questa specie non può essere soggetta ad allevamento, la pesca avviene in prevalenza nel Mar Mediterraneo.
Le altre zone, dove il crostaceo è presente in abbondanza e prende luogo anche la pesca, sono quelle situate nell’Oceano Atlantico.
Come accennato poco fa, avviene esclusivamente con reti a strascico e si pratica tutto l’anno, anche se il periodo più redditizio risulta essere quello tra la fine della primavera ed inizio estate.
È possibile trovare il Gambero Rosso di Mazara in due modi: fresco o congelato a bordo.
La seconda opzione risulta la più indicata ma anche la più apprezzata; infatti, il congelamento a bordo, permette di mantenere inalterate le proprietà organolettiche e nutrizionali del crostaceo.
Una volta scongelato sarà come averlo tirato fuori dal mare: la sua struttura compatta, il suo sapore unico e succulento ed il suo aroma puro ed inconfondibile ne fanno un prodotto esportato e ricercato in tutto il mondo.
Il Gambero Rosso di Mazara in cucina…
La scelta di come gustare il Gambero Rosso di Mazara è molto difficile, viste le numerose possibilità e la sua bontà in ogni espressione.
La prima, forse la più comune, è il suo consumo a crudo. Molto apprezzate, soprattutto dagli chef internazionali, sono anche le tartare o i carpacci, passando per gustosi primi e secondi.
Che sia cotto sulla griglia, in padella o in forno, l’accortezza che bisogna avere è quella di non superare i 40 secondi per lato, al fine di non rovinare questo piccolo capolavoro che il Mar Mediterraneo ci regala.
Gli abbinamenti in cucina sono vari: se preferite un’insalata fresca vi consigliamo un gustoso mix di Gamberi Rossi, Mele, Grana Padano DOP e rucola.
Se invece volete un piatto della tradizione trapanese, è d’obbligo assaggiare il cous cous di pesce con protagonista il gambero di Mazara.
Se siete alla ricerca di un piatto più elaborato, vi consigliamo di avvolgere il Gambero Rosso di Mazara in una fetta sottile di Guanciale, farlo stufare lentamente fino a che la trasparenza di quest’ultimo vi lasci intravedere il crostaceo, e infine adagiare il tutto su un’indimenticabile pappa al pomodoro.
Un’alternativa semplice ma da leccarsi i baffi è rappresentata dal famoso piatto di pasta, Gamberi e zucchine. Per la prima basta spostarsi di poco dalla Sicilia per degustare l’eccellente Stroncatura Calabrese. Se volete, invece, dare un tocco in più alla ricetta, non esitate a inserire lo zafferano!
Non vi piacciono le zucchine state tranquilli, esse si possono sostituire con degli ottimi asparagi, come gli Asparagi verdi di Canino!