Insieme alla panzanella e il lampredotto, la pappa al pomodoro rappresenta in tutto e per tutto la tradizione della cucina toscana.
È una sorta di zuppa a base di due ingredienti semplici: pomodoro e pane raffermo, rigorosamente “sciocco”, ovvero senza sale aggiunto.
Amato da Gianburrasca e reso famoso dalla celebre canzone di Rita Pavone (Viva la pappa col pomodoro!) è un piatto povero, ma genuino e super saporito.
Conosciamolo meglio…
Pappa al pomodoro: le origini
La pappa al pomodoro nasce in Toscana, a Siena, con l’intento di riutilizzare il pane “vecchio”. Gli ingredienti alla base di questa pietanza sono di origine contadina:
- pane toscano raffermo, rigorosamente non salato,
- pomodori maturi,
- spicchi di aglio,
- basilico,
- olio EVO,
- un pizzico di sale,
- pepe.
L’origine del nome, probabilmente, deriva dal modo che hanno i bambini piccoli di chiamare ogni tipo di cibo dalla consistenza molle e cremosa.
Nonostante le origini povere, la pappa al pomodoro fu conosciuta in tutta Italia, grazie al famoso Giornalino di Gian Burrasca pubblicato nel 1912 dallo scrittore fiorentino Vamba. Nel libro, il protagonista si ribella alla vita del collegio chiedendo proprio questo piatto!
A metà degli anni Sessanta, ritorna nuovamente la protagonista, grazie alla versione televisiva del famoso libro, con l’interpretazione della canzone “Viva la pappa col pomodoro”, cantata da Rita Pavone.
Al giorno d’oggi non è più considerata un “piatto povero”, ma è considerato dai nutrizionisti un piatto semplice e sano.
In cucina…
La pappa al pomodoro può essere realizzata in diversi modi e varianti, cercando sempre di rimanere fedele alla ricetta originale.
Ad Arezzo e dintorni, ad esempio, questo piatto viene preparato con la cipolla, al posto dell’aglio.
Alcuni utilizzano prezzemolo e peperoncino oppure aggiungono altre verdure nel soffritto, come la carota e il sedano. O ancora viene diluita con il brodo, per renderla più morbida.
Altri la arricchiscono con dadini di prosciutto saltati in padella oppure con pesce, molluschi e crostacei.
Questo piatto, dal sapore unico, si può gustare anche il giorno dopo. L’importante che deve essere conservata in frigo e servita a temperatura ambiente.
È perfetta con i pomodori pelati in inverno, servita calda. Ma anche in estate, con pomodori di stagione, facendola raffreddare.
Le uniche regole da seguire, secondo la ricetta tradizionale, sono:
- l’utilizzo del pane raffermo tagliato a tocchetti e ammorbidito nel brodo
- l’assenza di formaggio grattugiato, come il Grana Padano o il Pecorino romano.
Dopodiché non vi resta che assaporare questo delizioso piatto. Buon appetito!