L’aglione della Val di Chiana, chiamato anche “aglio gigante” o “aglio degli innamorati”, è una specialità toscana in via d’estinzione, coltivata nel ricco e fertile terreno della Val di Chiana, tra le province di Siena ed Arezzo.
Sono ormai pochissimi i produttori di questo gioiello color avorio, che nasconde tra i suoi giganti bulbi una storia e una tradizione tutta da scoprire…
Aglione della Val di Chiana: la Storia
Famoso per le numerose proprietà benefiche, i primi manoscritti che parlano dell’aglione risalgono all’epoca degli antichi etruschi e romani.
Infatti, fu proprio Dioscoride, medico e botanico greco nella Roma di Nerone, ad esaltarne i benefici per le arterie nella sua opera “De materia medica”.
Successivamente Plinio il Vecchio, nella sua “Historia Naturalis”, indicò ventitré modi per utilizzare l’aglione contro disturbi di varia natura.
Anche durante il Rinascimento, il medico senese Pietro Mattioli trasformò questo favoloso prodotto in una cura contro moltissime patologie.
La storia più intrigante arriva però dal lontano 1544, il che spiegherebbe anche la presenza e la tradizione dell’aglione nei pressi dell’Isola del Giglio.
In questo periodo il pirata Khayr al-Din, detto il Barbarossa, saccheggiò l’isola, uccise gran parte della popolazione e deportò come schiavi circa 700 gigliesi. Grazie alla famiglia dei Medici, questa venne ripopolata qualche anno dopo con famiglie provenienti dalla Val di Chiana, i quali portarono con sé i preziosi bulbi dell’aglione.
Caratteristiche e Proprietà
Tra le sue caratteristiche principali, come possiamo ben notare, troviamo la grandezza dei suoi bulbi color avorio di forma sferica, schiacciati leggermente alle estremità. Questi enormi bulbi possono raggiungere gli 800 grammi di peso, gli spicchi variano, invece, tra i 70 e gli 80 grammi.
Ma la peculiarità di questo prodotto, che lo rende unico nel suo genere, è l’assenza dell’allicina, la sostanza presente nell’aglio comune, la quale ne caratterizza l’aroma intenso e il sapore deciso.
Ciò giustifica l’etichettatura assegnata a questo magnifico alimento, ovvero “aglio degli innamorati” o “aglio del bacio”, poiché la mancanza dell’allicina non provoca cattiva digestione e il conseguente odore sgradevole all’alito.
Altre caratteristiche sono sicuramente il profumo delicato e il sapore dolciastro, che fanno dell’aglione un prodotto ottimo e versatile in cucina; infatti, il suo utilizzo può variare dai classici sughi e bruschette, per sfociare in ottime creme.
Degne di note sono inoltre le molteplici proprietà e benefici: l’aglione viene considerato tra i migliori antibatterici e antibiotici naturali, grazie alla presenza in grandi quantità di vitamina C e zolfo.
Ma non solo! Tra le altre innumerevoli proprietà, l’aglione:
- favorisce il regolare funzionamento del sistema immunitario,
- rappresenta un rimedio molto efficace per il sistema cardio-circolatorio,
- riduce il colesterolo cattivo,
- è un ottimo antinfiammatorio.
L’Aglione della Val di Chiana in cucina…
Come abbiamo detto in precedenza, la versatilità dell’aglione ci consente di utulizzarlo nei più svariati modi.
La prima ricetta che ci viene in mente se si parla di quest’ultimo, sono sicuramente i famosi pici all’aglione, piatto cardine della tradizione toscana.
Un’altra tecnica, molto frequente e altrettanto deliziosa, è quella di conservare i suoi bulbilli sott’olio; attenzione però, raccomandiamo di utilizzare un buon olio extra vergine d’oliva, come l’olio dell’Oro di Giano o il famoso olio di Canino.
L’ultima pietanza che ci sentiamo di consigliare è la celebre minestra di ceci all’aglione; anche qua bisogna saper scegliere i giusti ingredienti, come i favolosi ceci del solco dritto di Valentano.
Fiera di San Vittorino di Acquaviva
Vogliamo ricordare inoltre che l’aglione è il protagonista indiscusso della Fiera di San Vittorino di Acquaviva, che si svolge ogni anno nelle prime settimane di Settembre a Montepulciano.
Buon appetito!