Caratteristici della omonima provincia, i fichi di Cosenza DOP sono una vera e propria prelibatezza per il palato! Ma scopriamo meglio caratteristiche, curiosità, storia e molto altro…
Fichi di Cosenza: Caratteristiche
I fichi di Cosenza, chiamati anche fichi dottati di Cosenza, sono caratterizzati da una colorazione marrone, soprattutto alla fine del processo di maturazione. A differenza del fico bianco del Cilento, la polpa ambrata non è molto succosa ed ha un profumo leggermente aromatico.
Nonostante il succo sia inizialmente poco denso, tuttavia alla fine del processo di maturazione tende a fuoriuscire dal frutto (“piange”). Il sapore è estremamente dolce e dal fondo di miele.
Fichi di Cosenza: Storia
La tradizione vuole che il fico arriva in Calabria in epoca incerta, probabilmente al tempo del periodo greco-romano, grazie ai viaggiatori Fenici che la utilizzano come merce di baratto o, nella versione essiccata, come riserva di calorie. La sua coltivazione si è quindi insediata velocemente, in particolare nella provincia di Cosenza, grazie ad una situazione climatica ideale.
Si è così consolidata, in questo territorio, nel corso dei secoli una rinomata produzione di fichi, che per tanto tempo è stata considerata una tra le principali fonti di sostentamento alimentare e di commercio.
La pianta del fico è abbastanza diffusa in tutte le regioni dell’Italia meridionale. Tuttavia, ciò̀ che differenzia questa produzione è la presenza di un’attività̀ economica fortemente legata alla trasformazione di questo eccezionale prodotto, ed in particolare al commercio dei fichi essiccati.
Come si ottengono i Fichi di Cosenza DOP?
Le piante generalmente vengono coltivate con altre colture arboree o erbacee oppure in impianti specializzati.
Una volta maturi, i frutti freschi sono sottoposti ancora in pianta ad un processo di disidratazione naturale, dopo il quale saranno raccolti e sottoposti ad essiccazione che potrà essere tradizionale (al sole diretto) o protetta (in serre con copertura in vetro o altro materiale trasparente).
La raccolta viene effettuata rigorosamente a mano nel periodo compreso fra 10 agosto ed il 10 ottobre. Il periodo di essicazione varia da tre a sette giorni.
I fichi essiccati dovranno poi ricevere alcuni trattamenti supplementari:
- lavati con acqua fredda;
- lavati e sbollentati in acqua a 100°C per un tempo massimo di due minuti;
- sterilizzati con sistemi consentiti dalla normativa vigente in materia.
Si ottengono così i Fichi di Cosenza, tradizionalmente chiamati ficu siccati o ficu janchi, pronti mangiati!
Come degustare i Fichi di Cosenza?
I Fichi di Cosenza sono, senza dubbio, adatti alla preparazione di confetture, miele e dolci. Sono perfetti in abbinamento anche a salumi, come il Prosciutto Crudo San Daniele, ed insieme ad altra frutta secca.
Possono inoltre essere utilizzati per accompagnare ed insaporire insalate fresche o come ingrediente all’interno di sughi appetitosi.
Possono altresì diventare una merenda golosa se ricoperti di cioccolato e si ritrovano in molti piatti della tradizione: dal salame di fichi e mandorle ai fichi infornati, passando per le tradizionali “crocette” (forse la preparazione più classica e conosciuta).
Per la preparazione delle gustose crocette, i fichi secchi devono essere divisi a metà. Vengono poi riempiti con una mandorla, delle noci e, a piacere, con scorza di un’arancia o un limone e infine “chiusi” sovrapponendo le due metà del frutto. Dopodiché non resta che fare lo stesso procedimento con altri due fichi e disporli in senso ortogonale ai primi due. Si ottiene così una croce greca che dev’essere infornata finché non raggiunge una colorazione dorata.