Tra i prodotti più caratteristici del territorio vesuviano, dove la biodiversità agricola è particolarmente ricca, un posto di rilievo è occupato dai famosi Piselli Centogiorni.
Negli ultimi anni poi, grazie all’impegno di Slow Food, il Pisello Centogiorni è tornato prepotentemente a ricoprire un importante ruolo nella cucina campana. Questo prezioso alimento era un cibo quotidiano già al tempo dei Greci, Etruschi e Romani: mangiare un piatto di pasta e Piselli Centogiorni, significa fare un viaggio a ritroso nella storia!
Piselli Centogiorni: coltivazione e caratteristiche
In primo luogo, va detto che il nome è tutto un programma: questi piselli, infatti, durano in campo circa 100 giorni. Fioriscono in inverno con un candido colore che sfida le avversità del tempo e si cominciano a raccogliere già dalla prima settimana di marzo.
Tutte le fasi di coltivazione sono manuali, dalla semina (a file singole) alla raccolta dei baccelli freschi, che è lunga e scalare. I piselli si mangiano verdi, allo stadio “ceroso”, oppure secchi, quando i semi assumono un colore beige.
Questa varietà di piselli è apprezzata per la loro proprietà organolettica, come la dolcezza e la consistenza tenera della buccia. Si abbinano molto bene ai piatti di carne ma soprattutto al pezzo forte della cucina napoletana: il baccalà.
Ma la massima espressione, la sinfonia del gusto la si raggiunge con la pasta e piselli napoletana, che insieme alla minestra maritata, rappresentano la tradizione di questa zona.
I piselli, qui, sono fatti cuocere con cipolla e pancetta prima di aggiungere i classici tubetti a pasta mista. Questa mix di ingredienti è una vera e propria esplosione di bontà, un piatto povero ma ricco di gusto!
I Piselli Centogiorni nel folklore
In pochi sanno che i piselli Centogiorni sono un ingrediente così amato e diffuso che hanno anche ispirato una delle celebri fiabe di Hans Christian Andersen.
Nel 1834, quando lo scrittore danese arrivò a Napoli, rimase letteralmente travolto dalla maestosità del Vesuvio e se ne innamorò. Si narra che proprio in questo periodo scrisse un ciclo di grandi fiabe, tra cui anche la celebre La Principessa sul Pisello.
Non si sa quanto sia vera questa ricostruzione ma di una cosa siamo certi: i piselli Centogiorni, con il verde intenso sono un inno alla natura e hanno dentro l’essenza lavica del Vesuvio.
Insomma, un vero e proprio alimento da favola che non può mancare sulle vostre tavole.