Il fagiolo di Sutri, anche conosciuto come la “Regina”, è un legume dall’aspetto particolare e dal sapore unico, autentica eccellenza gastronomica dell’affascinante borgo della Tuscia.
A questo fagiolo, appartenente alla famiglia dei borlotti, ogni anno è dedicata una tradizionale sagra che si svolge solitamente nelle prime due settimane di settembre.
Un’occasione davvero perfetta per assaggiare questa prelibatezza nelle tipiche ciotole di terracotta, insieme ad altre specialità della zona come le lenticchie di Onano o il Farro di Acquapendente.
Il Fagiolo di Sutri tra storia e leggenda…
Un’antica leggenda vuole che Carlo Magno in persona sia stato tra i primi estimatori della “Regina” di Sutri. Sembra infatti che furono proprio questi fagioli “magici” a curare la gotta di cui soffriva spesso. Infatti i fagioli di Sutri, come tutti i legumi, sono particolarmente indicati in una dieta proteica a basso contenuto di purine.
Secondo le testimonianze degli agricoltori locali, questo prodotto risale addirittura ai primi anni del ‘700, quando le colture di canapa furono sostituite da quelle di legumi.
Dagli inizi del ‘900, il fagiolo di Sutri assume grande importanza, soprattutto per i mercati di Roma e Civitavecchia. Nel primo dopoguerra nasce anche una cooperativa, chiamata non a caso “La Regina”, che si dedica alla sua commercializzazione e diffusione in tutto il paese.
Caratteristiche e produzione
Il fagiolo di Sutri, appartiene alla varietà borlotto e lo si può riconoscere per le grandi dimensioni ed il colore crema con screziature rosse.
La semina avviene tra aprile e giugno mentre la raccolta, rigorosamente a mano, è tra luglio e ottobre.
Dopo la cottura, che solitamente richiede 15 minuti, la buccia è particolarmente tenera. La ragione si deve all’acidità di questi terreni, poveri di calcare attivo, dall’alto tasso di umidità dell’aria e dalle basse temperature, tipiche di queste piccole valli.
Proprio per questa sua forte connotazione tradizionale, il fagiolo di Sutri è inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).
In Cucina
In cucina, manco a dirlo, questo fagiolo è davvero versatile!
Ricco di proprietà nutritive, si presta a svariati usi, rivelandosi adatto sia come contorno, sia come come ingrediente principali di zuppe o primi piatti (come la pasta e fagioli) e gustosi secondi come lo spezzatino di carne o gli intramontabili fagioli con le cotiche.