Pistacchio di Bronte: l’oro verde della Sicilia

Alle pendici occidentali dell’Etna sorge un piccolo comune italiano molto famoso per un prodotto DOP italiano d’eccellenza: parliamo del pistacchio verde di Bronte. Ed è proprio la Sicilia l’unica regione produttrice di questo caratteristico seme oleoso, conosciuto anche come “oro verde“.
La storia narra che la pianta di pistacchio, chiamata frastucara in dialetto siciliano, sia una specie talmente antica che fosse conosciuta già dagli Assiri, Babilonesi ed addirittura dai Greci a partire dal III secolo a.C..
La pianta di pistacchio è stata introdotta in Sicilia dagli arabi durante il periodo della loro dominazione nell’isola, avendo la meglio sui bizantini, nei secoli VIII e IX.
Il pistacchio è una pianta longeva: vive infatti tra i 200 ed i 300 anni ed ha uno sviluppo molto lento e riesce a produrre solo dopo un decennio i suoi frutti.
Il pistacchio verde di Bronte è un Presidio Slow Food ed ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta nel 2009.
Dalle dimensioni di un’oliva, è caratterizzato da una forma allungata e poco compressa ed il suo seme si presenta di un verde smeraldo brillante, ricoperto da una sottile pellicola violacea.
Grazie al suo forte aroma è da sempre stato protagonista della pasticceria siciliana, come gelati e creme. Non solo, viene utilizzato anche per primi e secondi piatti.
Il metodo di produzione si divide in:
La fase di stoccaggio può durare fino a due anni dopo la raccolta tramite l’utilizzo di sacchi di juta, carta o polietilene.
Per concludere, possiamo dire che il pistacchio verde di Bronte viene coltivato in oltre 4 mila ettari, che fanno brillare il territorio siciliano.
Se desideri approfondire le conoscenze sul pistacchio verde di Bronte, potresti trovare utile la lettura di Azienda Agricola Fernandez.